Una biblioteca musicale con le partiture in Braille dei compositori dell’800
Manuele Maestri di Musica Senza Confini sarà il “traduttore” delle partiture per la prima biblioteca musicale inclusiva.
Manuele Maestri di Musica Senza Confini ha contribuito e contribuirà alla creazione della prima biblioteca musicale in Braille del Nordest, un’iniziativa unica in Italia.
In collaborazione con Arbor Musica, le partiture di compositori trevigiani dell’Ottocento sono state tradotte in Braille con il sostegno dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Venezia.
Itas Mutua e il Comune di Treviso hanno sostenuto il progetto, donando il primo gruppo di partiture alla Biblioteca Civica Comisso.
Nasce la prima biblioteca musicale in Braille del Nordest, una delle poche in Italia. Lo ha anticipato l’incontro pubblico collaterale alla mostra di pianoforti storici “Storie di Note” che si può ammirare fino al 28 gennaio al Museo Bailo diTreviso. Insieme all’assessora alla città solidale del Comune di Treviso, Gloria Tessarolo, il presidente di Arbor Musica e curatore di “Storia di Note”, Carlo Steno Rossi, ha presentato al pubblico le partiture realizzate con la trascrizione di alcune opere di compositori trevigiani dell’Ottocento custodite nel Fondo Musicale della Biblioteca Civica “G. Comisso” e della collezione del prof. Giuliano Simionato.
Partiture che oltre ad essere state pubblicate da Arbor Musica sono anche state tradotte in Braille con la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Venezia e di Manuele Maestri di Musica Senza Confini.
«Grazie al fondamentale supporto di Itas Mutua e all’ottima accoglienza che il nostro progetto ha trovato nel Comune di Treviso e nel Musei Civici», spiega Rossi, «abbiamo potuto donare alla Biblioteca Civica Comisso il primo gruppo di partiture in Braille, che saranno implementate già dal prossimo anno. Vorremmo nascesse a Treviso un vero e proprio fondo pubblico di musica per ciechi e per promuoverne la realizzazione stiamo anche offrendo un corso di notazione musicale in Braille”
L’assessora Tessarolo ha precisato: «Questo è solo un primo passo, un piccolo seme gettato su un terreno culturalmente fertile che saprà germogliare e fortificarsi. Pensare di riportare alla luce la raccolta di compositori trevigiani rendendola fruibile a tutti i musicisti con o senza disabilità dimostra che la nostra città sa guardare al futuro con sguardo aperto e con visione profonda»